Eugenio Giliberti

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mostre personali / 2003 Curriculum vitae / Castel Sant'Elmo / Napoli / a cura di Angela Tecce


Caro Eugenio, In alto nel Castello
Conversazione con Aldo Iori

 
 Ancora una volta al castello: in alto, sopra l’immensità di un’umanità che segue il limite di un mare che preme l’orizzonte. La prima volta in quelle geometrie quasi vent’anni fa, con un artista milanese che spero tu ami quanto me. La mostra poi non si fece e il castello si aprì all’arte molti anni dopo. Mi rimasero solo qualche foto, le sue parole e il suo entusiasmo per quegli spazi ove avrebbero dovuto essere collocate opere che poi videro la luce nella reggia sul monte di fronte. L’ultima volta a vedere le due grandi zanzare che replicasti a Prato. Stavolta per le “zanzarine”, come le chiami tu.
Un caldo veramente anomalo. Il sole sembra più forte. Il riverbero della pietra acceca e se si guarda il mare diviene insostenibile. Le isole galleggiano pallidissime su di un orizzonte oramai inesistente. 
Entrare nella stanza è piacevole: quasi fresco. Sono curioso di scoprire queste tue nuove creazioni. Alle pareti, le immagini delle zanzare mi avvolgono e mi sorprendono per la loro densità: esse ricoprono tutta la superficie muraria come fosse un antico gioco decorativo. Mi parli di cielo stellato come nelle sale gotiche, in quelle cappelle visitate insieme in Umbria. Sento differente lo spazio:

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Questione di metodo
Angela Tecce

Caro Eugenio, In alto nel Castello
Conversazione con Aldo Iori
 
zanzarine / animazione tridimensionale