lettera firmata da Eugenio 
								Giliberti e Pietro Fortuna con cui si da avvio 
								al progetto di mostra "due pesi gemelli"
								Caro Peppe, come 
								d’accordo ti spediamo finalmente il progetto di 
								massima della mostra che intendiamo realizzare 
								nei bellissimi spazi della Fondazione Morra in 
								Piazza Dante. 
due artisti, oggi, prendono la decisione di avvicinare e 
confrontare le proprie esperienze, quasi per effetto 
di un’intuizione, nello 
stesso luogo dove in tempi lontani, si compì l’incontro, fecondo per la nostra 
letteratura, tra Giacomo Leopardi e Francesco De Sanctis, allora giovane 
studente, nella scuola letteraria di Basilio Puoti, in Palazzo Bagnara, a piazza 
Dante.  Palazzo Bagnara, oggi sede della fondazione Morra è il teatro del  nuovo 
evento in cui la memoria, in senso leopardiano, agisce per scuotere il presente 
dalla sua impoeticità. Un orizzonte, quello del ricordo, che induce a stare, a 
fare di quel luogo un presidio, a mediare l’artificio della ragione e il destino 
del sentimento.    
Abbiamo pensato di realizzare tre opere che verranno 
disposte in sequenza seguendo il percorso suggerito dallo spazio della 
Fondazione.  Il primo ambiente ospiterà il lavoro di Giliberti: “volo dei 
un omino giallo”, un’animazione tridimensionale realizzata con una serie di 
sculturine in cera dello steso soggetto:”l’omino giallo”, disposte su un cerchio 
rotante. Ripreso nei movimenti della corsa e del volo, alla luce di una lampada 
stroboscopica e in un ambiente oscurato sarà possibile vedere il  piccolo 
essere di cera fare qualche passo di corsa e spiccare il volo. Il lavoro allude 
all’”elogio degli uccelli”  una delle operette morali facenti parte della 
raccolta pubblicata dall’editore Starita durante il soggiorno del poeta a Napoli 
negli ultimi anni della sua vita.                                                                                                                                        
	
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