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Eugenio Giliberti

mostre collettive / 2015 Via Varco via dell'Arte / studi degli artisti/ Rotondi


IRPINIA MADRE CONTEMPORANEA Dal 21 novembre all’8 dicembre 2015, Irpinia Madre Contemporanea, il Progetto della Regione Campania indirizzato alla valorizzazione culturale e turistica dell’Irpinia, con il patrocinio del MIBACT, presenta “Via Varco / Studi d’artista porte aperte”.
Che l’Irpinia sia terra madre di creatività è cosa che gli “artisti di via Varco” a Rotondi dimostrano in pieno, incarnandone la cifra più riposta e misteriosa. Certo, le opere di Perino e Vele, di Umberto Manzo, di Lucio e Peppe Perone nonché di Eugenio Giliberti non hanno bisogno di essere descritte e commentate, visto che esse si sono imposte – con forza sempre maggiore – all’attenzione di un pubblico crescente sul piano internazionale come pure di una critica compiaciuta di trovarsi dinanzi ad alcune delle più significative espressioni dell’arte di oggi. Ciò che, però, merita di essere raccontato è la magia del territorio irpino che, con la complicità della valle Caudina, ha fatto sì che quelle prestigiose firme del contemporaneo si trovassero a condividere uno stesso tratto di strada. Tant’è che nella via Varco di Rotondi, a pochi passi dal centro abitato, si susseguono l’uno dopo l’altro gli studi dei singoli artisti, ciascuno diversamente caratterizzato. Non si tratta, questo è evidente, di una questione soltanto “architettonica”, di comprendere cioè come un antico casale o una vecchia officina possano essere stati trasformati in un laboratorio o in un atelier di pitture e sculture; né si tratta di carpire semplicemente le dinamiche relative alla costituzione di un museo diffuso, pur esistente nella concreta realtà, o di una collezione permanente nella sua varietà, resa tale dal sapiente utilizzo dei “ferri del mestiere”. Quello che emerge per intero a Rotondi è la “sacralità” connessa alla creazione artistica, che non a caso risulta ispirata dalle atmosfere irpine, ivi comprese le ricchezze naturali e paesaggistiche: i borghi, l’acqua, le colline, i frutti della natura…
Si direbbe, sul piano tecnico, un poderoso intreccio di beni culturali materiali ed immateriali inseriti nella pianificazione regionale di una crescita turistica sostenibile; in verità, nelle intenzioni progettuali, la predisposizione di un’azione che miri a rendere possibile un ricercato desiderio di futuro.
Di qui l’ideazione del nostro programma, un piano integrato di iniziative e percorsi di qualità, che perseguono l’obiettivo di evidenziare il valore contemporaneo di molteplici risorse locali (storiche, artistiche, architettoniche e, come si è detto, ambientali, naturali e paesaggistiche).
Pertanto, dalla più alta polifonia europea di matrice gesualdiana alla musica popolare e sacra, dal cinema documentario al reportage giornalistico, dalla rivisitazione della gastronomia locale alle residenze d’artista, tutto nel nostro progetto segue un itinerario ben preciso: contribuire alla costruzione di un nuovo immaginario, perfettamente confacente alle potenzialità della terra irpina.
E proprio collocandosi sulla scia di un “continuo processo creativo”, destinato a liberare tutte le energie vitali utili al nostro domani, Irpinia Madre Contemporanea si avvicina agli “artisti di via Varco”, consapevole che il viaggio nel loro mondo è destinato a lasciare una traccia indelebile nell’animo di
chiunque deciderà di mettersi in cammino, verso una meta che non mancherà di riservare affascinanti scoperte e piacevoli sorprese.
IRPINIA MADRE CONTEMPORANEA
Direzione artistica